29 dicembre 2009

Verso una destinazione ignota

Torniamo al punto in cui vi avevo lasciato nello scorso post: al comando della mia USST (l’Unità per gli Spostamenti Spazio Temporali, ve la ricordate vero?) mi trovai in pochi istanti fuori dalle 5 orbite di Alpha Volkomio e subito dietro di me vidi altre USST (9, per la precisione) che erano riuscite ad entrare ne "IL" tunnel che avevo lasciato aperto e anch’esse erano state proiettate al di la dell’ultima orbita. Tramite il PCCS presente all’interno delle nostre Unità, riuscii a mettermi in contatto con i nostri compagni di sventura per definire nei dettagli il viaggio spaziale più lungo mai affrontato dagli abitanti di Alpha Volkomio. Ah, scusate, le nostre USST erano dotate del Protocollo di Comunicazione a Commutazione Spaziale (PCCS) che consentiva tramite un semplice contatto visivo di dialogare con gli occupanti delle altre Unità. E devo dire che il sistema inventato parecchi anni prima era incredibilmente efficace tanto che si aveva la sensazione di essere presenti tutti in una stessa stanza.
Eravamo sul punto di prendere una decisione che avrebbe per sempre cambiato le sorti della nostra gente. All’orizzonte si prospettavano due alternative: muoversi tutti in gruppo alla ricerca di un pianeta non ostile da abitare o separarci in diversi piccoli gruppi di modo che ciascun gruppo potesse cercare un pianeta e, una volta trovato, potesse entrare in comunicazione con gli altri per facilitarne l’arrivo.
I progettisti delle USST le avevano dotate di moltissimi dispositivi per i viaggi spazio temporali. Ma la funzionalità più affascinante era quella che ci consentiva, in fase di impostazione dei parametri del viaggio, di scegliere non solo le coordinate della destinazione, ma anche l’orizzonte temporale di riferimento. In poche parole: potevamo scegliere se viaggiare nello stesso tempo, nel passato o addirittura nel futuro (in realtà, credo che quest’ultima funzionalità ancora non l’avesse usata nessuno, almeno da quello che ne sapevo, perché ritenuta pericolosa durante la fase di arresto: durante i test svolti in laboratorio, infatti, alcune persone avevano subito dei danni permanenti dovuti all’eccessivo orizzonte temporale scelto come destinazione).
Fummo comunque tutti d’accordo che la soluzione migliore per esplorare le varie galassie era quelle di dividerci in piccoli gruppi. Nessuno fu contrario a ciò. La cosa però su cui non ci trovammo d’accordo era l’orizzonte temporale di riferimento. Mentre per le coordinate spaziali ce le saremo divise equamente (riuscimmo a formare 5 squadre: 4 da due USST e una sola con una USST, quella su cui mi trovavo io), non avevamo le idee chiare sul da farsi relativamente agli orizzonti temporali. Praticamente tutti volevano viaggiare nel tempo, mentre io e i miei fratelli, che si trovavano su un’altra USST, volevamo viaggiare indietro nel tempo convinti che questo ci avrebbe favorito nel trovare delle condizioni, nei pianeti che avremo esplorato, sicuramente più vivibili rispetto a pianeti il cui progresso tecnologico era entrato sicuramente in conflitto con le leggi naturali. Alla fine di una accesa discussione, le 3 USST che avevano deciso di viaggiare nel tempo si divisero lo spazio da esplorare. Io e mio fratello più piccolo MVS1.70, alla guida di un’altra USST, decidemmo che avremo viaggiato nel passato (mi suona alquanto strano l’uso del futuro per indicare un viaggio nel passato) e così ci dividemmo lo spazio da esplorare, dandoci appuntamento nel passato sul primo pianeta utile su cui stabilire la futura residenza della nostra gente.
Fu un arrivederci piuttosto toccante. Anche se noi abitanti di Alpha Volkomio non eravamo usi ai commiati commoventi, sapevamo che quello sarebbe stato un arrivederci piuttosto lungo. Eravamo però consapevoli che, in un modo o nell’altro, ci saremmo comunque tutti rincontrati in qualche pianeta su qualche galassia.
Quasi con le lacrime agli occhi, impostai le coordinate spaziali e quelle temporali (avevamo deciso di viaggiare nel passato di circa 2.000 dei vostri anni). Non sapevamo nella maniera più assoluta cosa ci avrebbe atteso al di là delle 5 orbite di Alpha Volcomio. La nostra avventura nelle galassie stava per cominciare.
Sento qualcosa che viene dal mio Di.P.I.C., hanno di nuovo bisogno di me... Vado a vedere di cosa si tratta, sicuramente è un’altra missione per SuperVolkom… ci sentiamo presto.... suuuuuperrrrvvvvvolkommmmmm... vvvhhhiiuuuummmmmmmmmm

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