29 dicembre 2009

Quel pomeriggio dell'anno CW37261

Eccomi di nuovo qui, è da qualche giorno che sono in giro per cercare di risolvere i problemi degli snowboarder. Alla fine sono riuscito a convincere il padre del ragazzo a comprargli degli attacchi nuovi... in fondo il figlio aveva ragione, girava con degli attacchi che non avevano neppure i cricchetti.
Torniamo a noi, dove eravamo rimasti? Ah sì, vi stavo raccontando cosa successe quel pomeriggio dell’anno CW37261 quando mio nonno si trovò di fronte a quell’oggetto misterioso che nessuno su Alpha Volkomio aveva mai visto prima.
Di fronte a quella fessura che si stava lentamente aprendo, mio fratello MVS1.65 esclamò “Allontaniamoci immediatamente, potrebbe essere qualcosa di molto pericoloso!”. Mio fratellino più piccolo MVS1.70 e mio nonno corsero a nascondersi dietro una SMS (Suite di Materiale di Scivolamento, ovvero delle riproduzioni di Suite che eravamo soliti costruire nei giardini delle case in occasione delle feste dell’abbondanza che occorrevano ogni 30 dei nostri giorni - all’incirca ogni 7 giorni e mezzo dei vostri giorni homospherici; vi chiedo scusa, ma ancora devo abituarmi alle unità di misura di Homosphera così come devo abituarmi alla presenza costante del Sole e della Luna, noi su Alpha Volkomio non avevamo nessuna delle due perché il candore del Materiale di Scivolamento ci consentiva di essere costantemente in condizioni di luce perfetta, pensate che avevamo elaborato delle speciali lampadine che ci permettevano di creare artificialmente una condizione di assenza di splendore per poter riposare o dormire) mentre io e MVS1.65 cercammo riparo dietro un angolo di una abitazione, in una posizione che ci consentiva comunque di vedere quello che stava succedendo e, cosa ancora più importante, di vedere cosa contenesse quell’oggetto misterioso che ancora oggi mi crea terrore al suo solo ricordo.
Nascosto dietro quell’angolo tirai fuori il mio Di.P.I.C. (Dispositivo Portatile di Interconnessione Costante, una sorta di apparecchio molto simile ai vostri telefoni cellulari che però non ci consentiva più di effettuare telefonate, una tecnologia obsoleta che avevamo ormai abbandonato nell’anno CW31715 quando fu introdotto il primo Di.P.I.C., ma che ci consentiva di rimanere sempre in contatto con i nostri amici attraverso dei meccanismi di feedback istantanei e ci consentiva anche di interrogare il nostro mega database che chiamavamo InterLink, una evoluzione della vostra primordiale Internet) per inviare l’immagine di quell’oggetto misterioso ad InterLink sperando in un suo aiuto e in una sua pronta risposta. Quello che ottenni però fu un crash istantaneo del mio OS che costrinse il mio Di.P.I.C ad avviare la procedura AIR (Auto Immunizzazione e Riparazione).
Girai allora il mio sguardo in cerca del conforto di mio fratello, ma tutto quello che mio fratello fu in grado di restituirmi fu uno sguardo ancora più terrorizzato. Mio nonno VS0.23 e mio fratello minore non avevano neppure il coraggio di girarsi a guardare.
Come fratello maggiore e soprattutto come SMVS mi feci coraggio e continuai a guardare. La fessura si stava aprendo sempre di più ed il rumore che faceva il metallo era talmente assordante che dovetti portare entrambe le mie periferiche sensoriali di contatto (le vostre mani) a coprire le cavità di input sonori (le vostre orecchie). Ma improvvisamente la fessura si bloccò. Furono secondi interminabili, i peggiori della mia VolkomVita. Mio fratello MVS1.65 era terrorizzato.
Trascorsero alcune frazioni temporali quando dalla fessura si materializzò un oggetto pesantissimo, che ora saprei riconoscere come materiale plastico ma che allora non avevo la minima idea di cosa fosse, e poi un altro ancora e poi ancora e di nuovo e da tutti questi oggetti fuoriuscivano... scusate, non riesco ad andare avanti... il solo ricordo di quel momento terribile, quel momento che cambiò per sempre la mia esistenza e con la mia anche quella della mia gente, ancora mi terrorizza... ho bisogno di respirare un po’ del vostro ossigeno, devo farmi un giretto sopra questo agglomerato di abitazioni che voi chiamate città... ci sentiamo presto... suuuuuperrrrvvvvvolkommmmmm... vvvhhhiiuuuummmmmmmmmm

Nessun commento:

Posta un commento