29 dicembre 2009

SuperVolcom qui, SuperVolcom lì

SuperVolkom qui, SuperVolkom lì, SuperVolkom ci aiuterà, SuperVolkom ci proteggerà dagli invasori bipedi freccio muniti, SuperVolkom ci porterà tanta neve... etc. etc. etc.
Finalmente il nome di SuperVolkom è associato costantemente a tutte quelle situazioni in cui c’è un problema da risolvere.
Vi chiedo scusa in anticipo, ma in questo post scriverò poco: sono in attesa di ricevere alcune stringhe di dati sul mio Di.P.I.C. che sicuramente mi porteranno ad affrontare una nuova missione. Non bastasserò già tutte quelle che ho dovuto affrontare nei giorni scorsi insieme ai miei fidati compagni, i Big Valley Avengers. E la scorsa settimana SuperVolkom è stato anche ad un rito homospherico di unione dell’uomo e della donna che voi, se non ricordo male, chiamate matrimonio. Su Alpha Volkomio esiste un qualcosa di simile al vostro matrimonio che noi chiamiamo Co.Te.Co.Me. (Congiunzione Temporanea del Corpo e della Mente), si tratta di un rito molto antico che prevede che una coppia di volkomiani di sesso opposto si giuri fedeltà temporanea (la durata della fedeltà viene decisa di comune accordo tra i due promessi “cotecomici”) e suggelli il tutto attraverso lo scambio delle lingue di materiale alberoso che utilizziamo sul Materiale di Scivolamento, una sorta di rito simile a quello che voi homospherici chiamate "scambio delle fedi".
Comunque, torniamo a noi. E torniamo al racconto di quello che successe dopo che impostai le coordinate spazio temporali per viaggiare nello spazio e indietro nel tempo di 2000 anni.
La USST cominciò a viaggiare sempre più velocemente verso il passato dell’universo alla ricerca di un pianeta utile su cui approdare e su cui richiamare anche tutti gli altri volkomiani. In alcuni istanti scandagliammo la nostra galassia, la NCG141H, sperando di trovare qualche pianeta, ma sapevamo già che l’unico pianeta in grado di avere delle condizioni tali da consentire lo sviluppo e la proliferazione della nostra razza era Alpha Volkomio. Ci sperammo, il timore di doverci allontanare troppo dal nostro amato pianeta era tanta. Superata la galassia NCG141H, cominciammo ad esplorare la galassia GY359H, quella dove si trovava Wikibiki, il pianeta dei nostri amici (ve lo ricordate, vero?). Sapevamo già che su Wikibiki non avremmo mai trovato le condizioni per poter sopravvivere, nonostante i nostri amici erano ben lieti di ospitarci sul loro pianeta. Su Wikibiki non era presente nessun materiale di sintesi che assomigliasse a quello che respiravamo su Alpha Volkomio, anche perchè la struttura corporea dei wikibikiani non prevedeva nessun recettore corporeo di nessun tipo di materiale di sintesi. In sostanza, le specie che si erano sviluppate su Wikibiki non possedevano nulla di simile ai polmoni né tantomeno delle periferiche per l’inspirazione di materiali di sintesi. Quando andavamo in visita per degli eventi particolare sul loro pianeta, era necessario indossare gli A.P.Ma.S. (gli Apparati di Produzione del Materiale di Sintesi), ma non avremmo mai potuto indossarli a vita. Decidemmo comunque di passare a salutare i nostri amici anche per chiedere loro un consiglio su dove saremmo potuti andare. Quando arrivammo su Wikibiki ci accorgemmo che i nostri amici erano più giovani dell’ultima volta che li avevamo visti, ci ricordammo che oltre che nello spazio stavamo viaggiando anche indietro nel tempo. Mawiki III, discendente di Mawiki II e Mawiki I, un amico di vecchia data con il quale sviluppammo molti dei dispositivi di interconnessione che utilizzavamo nello scambio dati tra i due pianeti, ci suggerì di andare ad interrogare uno strano essere che vagava da un po’ di tempo ai confini della loro galassia. Mawiki III ci raccontò che una volta aveva avuto occasione di conoscerlo e di parlarci e che gli aveva raccontato che veniva da molto lontano, da un pianeta di cui non ricordava il nome. Non gli aveva però raccontato del perché si trovava ai confini della loro galassia né quanto tempo pensava ancora di fermarsi lì.
 Dopo aver salutato i nostri amici, mi confrontai con mio nonno per sapere se anche secondo lui avremmo dovuto andare a conoscere questo essere di cui tanto ci avevano parlato. Mio nonno VS0.23, mio fratello MVS1.65 e tutti gli altri occupanti dell’astronave furono d’accordo nell’andare ad interrogare quello strano essere suggeritoci da Mawiki III. E così facemmo. In pochi istanti giungemmo nei pressi dei confini della galassia GY359H ed esattamente dove ci era stato indicato da Wikibiki III trovammo quello strano essere, in una posizione che a noi sembrava essere la sua posizione di spalle. Per non disturbarlo, ci avvicinammo lentamente e cercammo di stabilire un contatto di inizializzazione allo scambio reciproco di informazioni. Un po’ temevamo quell’incontro. Quando lanciammo la prima stringa di dati verso quell’essere, quest’ultimo si girò velocemente e cominciò a dirigersi verso la nostra USST. Eravamo pietrificati da quello che stavamo vedendo, riesco ancora a ricordare la sensazione di paura inconsapevole che provai mano a mano che quell’essere si avvicinava alla mia USST.
Uuuuahhhh.... ora scusate, sono davvero stanco... devo salutarvi, visto che ancora non ho ricevuto nessuna stringa di dati per la prossima missione preferisco riposarmi un pochino... sono sicuro che capirete e che saprete aspettare il mio prossimo collegamento per sapere cosa successe... ci sentiamo presto.... suuuuuperrrrvvvvvolkommmmmm... vvvhhhiiuuuummmmmmmmmm

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